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63 chiese, 38 torri, racchiuse tra la cinta muraria e il mare.
È Tarquinia (Tarkna in etrusco e Tarquinii in latino), cittadina della Tuscia Viterbese: un perfetto mix di storia, archeologia, arte e natura.
Fu uno dei più antichi e importanti insediamenti della dodecapoli etrusca.
Testimoniano la sua grandezza la necropoli di Manterozzi, con le sue oltre duecento tombe dipinte, e i tre re etruschi che governarono Roma: Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
Fu più volte in guerra con Roma, che la conquistò nel 295.
Nel V secolo passò sotto Teodorico.
Nell’VIII secolo gli abitanti si spostarono sul colle di fronte nel un nuovo borgo di Corneto, che nel 1144 divenne libero comune italiano e nel 1415 fu incamerato nello stato Pontificio. Occupato nel ‘700 dai francesi e dagli inglesi, nel 1870 entrò a far parte del regno d’Italia.
Nel 1922 il nome Corneto fu sostituito con l’antico Tarquinia, in memoria della vecchia città etrusca.
La cittadina é immersa in territorio con campagne, spiagge e oasi naturalistiche, come la Riserva Naturale delle Saline, popolata da uccelli come il Fenicottero Rosa e l’Airone Cenerino.