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Celano è da sempre una delle cittadine più importanti della Marsica.
Sorge su un colle, tra le montagne del Velino, sopra l’antico lago del Fucino, oggi prosciugato.
Qui nasce Tommaso da Celano, uno dei primi seguaci di San Francesco.
Distrutta nel 1224 da Federico II, Celano nel 1268 passa sotto il dominio degli Angioini. Alla fine del XIV secolo torna in possesso dei Conti di Celano, che iniziano la costruzione del castello.
L’opera viene portata a termine nel 1463 da Antonio Todeschini Piccolomini, nipote di Pio II.
Alla fine del ‘500 la cittadina e il suo castello passano sotto il controllo dei signori Peretti, poi dei nobili Savelli.
Nel Settecento diventano proprietà dei duchi Cesarini-Sforza e, successivamente degli Sforza Cabrera Bodavilla.
Nell’800 crolla il feudalesimo, decadono le grandi famiglie nobiliari, si sviluppa la borghesia. È il secolo della Carboneria e del nuovo assetto amministrativo e giurisdizionale a causa del quale Celano perde la sua centralità in favore di Avezzano.
Nel 1915 viene distrutta dal terremoto.
Nel 1950 è teatro dell’“eccidio di Celano”, momento cruciale della lotta dei braccianti per la cacciata dei Torlonia dal Fucino e per l’attuazione della riforma agraria.
Nel 1961 viene costruito lo Zuccherificio, chiuso nel 2006.