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Acque limpide. Boschi, canneti, spiagge, terreni coltivati e prati, che si alternano creando un caleidoscopio di colori. È il Lago di Vico (Lacus Ciminus) che, con i suoi 507 metri sul livello del mare, è uno dei più alti laghi vulcanici italiani.
Paradiso di birdwatcher, canoisti, trekker e mountain biker, si trova nel comune di Ronciglione, in provincia di Viterbo.
Secondo la mitologia romana, fu creato da Ercole.
In realtà è il risultato della lunga attività del vulcano di Vico, avvenuta tra 400.000 e 93.000 anni fa: l'esplosione del cono principale e il suo sprofondamento diedero origine a una caldera al cui interno emerse l’attuale Monte Venere. Terminata l'attività vulcanica (circa 90.000 anni fa), le sorgenti sottostanti, le nevi e le grandi piogge formarono il lago, il Monte Venere divenne un'isola, la valle e i crinali si ricoprirono di una fitta vegetazione che rimase inesplorata fino alla conquista romana della città etrusca di Sutri.
Il territorio, ricco di risorse, fertile e umido, e` stato conteso dalle nobili famiglie degli Anguillara, dei Vico, degli Orsini e dei Farnese.
Nel 1982 è stata istituita la Riserva Naturale del lago di Vico. Ampliata nel 2008, oggi ha un’estensione di 4.109 ettari. È caratterizzata della presenza di numerose specie arboree, come il faggio, l'acero, le querce, i noccioleti, i castagneti, e faunistiche, come pesci, piccoli e grandi mammiferi, rapaci notturni e diurni, uccelli acquatici tra i quali lo Svasso Maggiore, simbolo della Riserva.