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San Bonifacio è un elegante borgo sulle colline in provincia di Verona.
Vi si respira un’aria ibrida, tra passato e presente: quella medievale dei conti Sambonifacio, delle abbazie e delle lotte fra signorie, e quella contemporanea, agricola e industriale.
I primi castellani furono i conti di Sambonifacio.
Nel 1262 passò sotto gli Scaligeri, nel 1387 sotto i Visconti e nel 1405 sotto Venezia, con la quale diventò un importante centro agricolo e di scambi commerciali. Nel 1805 entrò nel Regno d'Italia napoleonico, poi finì sotto l'Austria e nel 1866 entrò nello Stato italiano.
A metà Ottocento fu costruita la ferrovia Milano-Venezia, la "Ferdinandea”, con una stazione a San Bonifacio: una fortuna per l’economia locale.
Qui ogni anno si tenevano le quattro fiere più frequentate e importanti del Veneto, per le contrattazioni e gli scambi di derrate e bestiame.
Nel 1892 nacque l’Associazione agraria del Basso veronese (poi Unione dei Consorzi agrari) che, vista la crescente domanda di zucchero, diede impulso alla coltivazione della barbabietola, più redditizia del mais.
Alla fine del luglio 1901 entrò in funzione la «Società anonima degli zuccherifici veronesi riuniti in Sambonifacio e Cologna Veneta: su un’area di 16 ettari nacque lo zuccherificio che lavorò fino al 1967/68. Oggi San Bonifacio è zona di produzione di pregiati vini DOC e IGT.