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Palazzo Torlonia è un edificio storico di Avezzano.
Fu costruito tra il 1870 e il 1875 dall’omonima famiglia.
Si sviluppava su tre piani e aveva una torretta campanaria con un orologio che scandiva le ore della giornata.
Ospitava gli uffici, la foresteria e anche una cappella.
Gli stemmi della famiglia Torlonia erano presenti su ogni finestra e una balconata permetteva di affacciarsi sui giardini.
Il palazzo fu quasi completamente distrutto dal terremoto del 1915.
Fu ricostruito per volontà di Giovanni e Carlo Torlonia, stravolgendo in buona parte il modello originario: furono eliminati un intero piano, la torre campanaria e l'orologio.
Fu inaugurato nel 1925.
Alle spalle del palazzo si estende il parco ottocentesco in cui si trovano varie costruzioni: la neviera, i magazzini, i granai, e il “casino di caccia” o “chalet", struttura di forma ottagonale, in legno pregiato, all'interno della quale Alessandro Torlonia amava esporre i reperti archeologici emersi durante il prosciugamento del Fucino e le armi del casato (spade, pugnali, fucili).