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Oriolo Romano è un comune a metà strada fra Roma e Viterbo, lungo il percorso dell'antica via Clodia.
Sorge sui Monti Sabatini, nel cuore del Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano.
E proprio da Oriolo, il 27 maggio 1903, Guglielmo Marconi effettuò la sua prima trasmissione senza fili di un messaggio radiotelegrafico.
Le prime testimonianze storiche della cittadina risalgono al 1560, quando gli Orsini cedettero il feudo ai Santacroce.
Nel 1562 Giorgio III Santacroce fece disboscare la selva di Manziana da contadini e boscaioli toscani e umbri, ai quali concesse enfiteusi e mise a disposizione case con l’obbligo di disboscare macchie e coltivare terre, corrispondendo il “quinto” di raccolto.
Fondò quindi il nuovo insediamento urbanistico di Oriolo con l’obiettivo di costruire una città ideale, con un impianto urbanistico “a misura d’uomo”: strade larghe, diritte e pianeggianti, case ben allineate, piazze spaziose e geometriche.
Nel 1606 il feudo ritornò agli Orsini che nel 1671 lo vendettero alla famiglia Altieri. Il feudo restò agli Altieri fino al 1922, anno in cui fu definitivamente smembrato in seguito all'emanazione di una legge nazionale che distribuiva gli usi civici delle terre affrancate ai residenti, mantenendo l'unitarietà dei terreni.