Territorio
27/08/2024
Farnese - Premio letterario "La Farnia d'Oro", i vincitori dell'edizione 2024
In foto, il tavolo della giuria e delle autorità. Da sinistra: Vinicio Serino, Bonaventura Caprio, M
In foto, il tavolo della giuria e delle autorità. Da sinistra: Vinicio Serino, Bonaventura Caprio, M

Assegnato a Farnese (in provincia di Viterbo), il Premio Letterario nazionale “La Farnia d’Oro”, giunto all'ottava edizione. Organizzato dall'associazione di promozione sociale Farnese e Tuscia Viterbese, con il patrocinio Comune di Farnese e il sostegno della nostra Banca, l'appuntamento 2024 ha visto protagonisti autori provenienti da ogni parte d'Italia che hanno presentato opere inedite di narrativa e di poesia.
Contestualmente, sono stati assegnati anche i premi della sezione giovani, riservata ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado dell’istituto comprensivo statale “Paolo Ruffini” di Valentano e dell’istituto comprensivo statale di Grotte di Castro: “la Farnia d’Oro Giovani”, giunta alla sua terza edizione.


Le opere partecipanti sono state valutate, garantendo il loro anonimato nei confronti della giuria, da storici, scrittori, docenti universitari, editori e giornalisti ben noti nel panorama Viterbese, e non solo. Inoltre, per la prima volta, c'è stata l'assegnazione del riconoscimento del pubblico che ha avuto accesso alle opere in gara attraverso il sito dell'associazione.

Si sono aggiudicati la Farnia d’Oro e la Farnia d’Oro giovani, in questa edizione: per la narrativa Lidia Marsili (Bologna), per l’opera “Il palloncino rosso”; per la poesia Maurizio Bacconi (Grosseto), per l’opera “La brina sui campi di pianura”; per la sezione Giovani Sofia Belli, del plesso scolastico di Valentano. Il Premio Speciale del Pubblico è stato assegnato a Stefano Terrabuoni (narrativa) per l’opera “Il legame spezzato”.

La Farnia d’Oro è un prezioso manufatto artigianale nella quale viene ritratta l’immagine di una “farnia” – ritrovata in un antico documento -, simbolo del paese dalla quale prende il nome e che, a sua volta, è stato adottato dall'omonima famiglia aristocratica che tanto ha influenzato la Tuscia e l’Italia intera dal Rinascimento fino ad oggi.

In foto, il tavolo della giuria e delle autorità. Da sinistra: Vinicio Serino, Bonaventura Caprio, Marco Corizi, Giuseppe Ciucci, Liana Nucci e Romolo Lucarelli.